Documentazione restauri Cappella di Giotto agli Scrovegni

La documentazione dei restauri dei dipinti della Cappella di Giotto agli Scrovegni, eseguiti sotto la guida del Dott. Giuseppe Basile, è raccolta in una applicazione web, che fornisce la raccolta di informazioni sullo stato di conservazione dell’opera: usata per la definizione del progetto di intervento è ora raccolta per pronta memoria nel corso del monitoraggio della situazione attuale. A tal fine viene predisposta una documentazione grafica, ovvero un particolare tipo di documentazione che descrive l'opera e le sue caratteristiche storico-conservative per mezzo di una rappresentazione grafica simbolica e di una "legenda" di tematismi di lavoro.

I dati della storia conservativa dell'oggetto, cioè le informazioni che riguardano il suo stato originario e tutte le modifiche intervenute nel tempo sulla sua conformazione (modifiche causate da fattori o eventi che devono essere chiaramente identificati e distinti anche nelle loro eventuali correlazioni), sono stati organizzati secondo tre principali raggruppamenti (Categorie) denominate:

    _ Procedimenti costitutivi,

    _ Stato di fatto e

    _ Interventi conservativi.

I dati afferenti a ciascuna Categoria sono suddivisi in raggruppamenti di livello inferiore (Classi): quella dei Procedimenti costitutivi in Materiali Costitutivi e Tecniche di esecuzione, quella dello Stato di fatto in Stato di conservazione ed Interventi precedenti. I dati che vengono raccolti con l'ausilio di tecniche diagnostiche particolari trovano invece posto, all'interno delle tre Categorie, nell'apposita Classe Diagnostica che è articolata in due raggruppamenti definiti Indagini analitiche e Prove tecniche. La Categoria degli Interventi Conservativi, può assumere un vero e proprio ruolo progettuale se le previste operazioni di restauro sono esplicitate per mezzo e sotto forma di un "Elaborato grafico di progetto". In ogni caso, le informazioni grafiche contenute in questa Categoria, devono documentare, a restauro ultimato, gli interventi realmente effettuati.

La documentazione grafica è stata realizzata mediante la costruzione di due Modelli disegnati e della loro successiva associazione: il primo è quello dell'opera in sé, il secondo quello delle informazioni storico-conservative. Nella redazione del primo Modello è importante che la rappresentazione dell'opera, realizzata mediante un grafico sintetico che ne descrive soltanto i tratti iconografici essenziali, sia anche rigorosa dal punto di vista della sua costruzione geometrico-dimensionale (base grafica). Il Modello delle informazioni viene invece realizzato mediante simbologie grafiche che esprimono i singoli fatti storico-conservativi dell'opera. Tali simbologie, sono l'estensione grafica di una lista di termini (i diversi fatti o fenomeni storico-conservativi che costituiscono entità ben individuate e separate tra loro) strutturata secondo il sistema organizzativo delle Categorie: l'associazione di una singola entità con una simbologia che la rappresenta è definita tematismo. I lessici sono descritti nell’applicazione. La documentazione grafica è costituita pertanto dalla correlazione della rappresentazione dell'opera in sé con quella delle informazioni, sotto forma di una raccolta di mappature tematiche che vengono organizzate per gruppi di tematismi secondo il sistema delle Categorie; dove presenti, le fotografie (No. 8571), dei particolari e le analisi scientifiche (No. 383), sono collegate alle icone evidenziate nella mappatura.

La Tavola Sinottica e la posizione dei sensori per il monitoraggio nel tempo, completano il portale.

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